• Filippo Brunelleschi
  • 1420 – 1436
  • Muratura
  • Piazza del Duomo – Firenze

Nel XV secolo l’Italia conosce un periodo di crisi politica al quale corrisponde una straordinaria fioritura artistica: il Rinascimento. Questo movimento è caratterizzato dal recupero della cultura del mondo classico, dalla riscoperta del naturalismo e dalla collocazione dell’uomo al centro dell’universo. Le prime manifestazioni del Rinascimento si collocano a Firenze, che assume un ruolo egemonico nel panorama artistico del Quattrocento. Personaggio centrale di questo movimento artistico è Filippo Brunelleschi (1377-1446) introduce la prospettiva centrale e rinnova l’architettura ispirandosi agli edifici dell’antica Roma, studiati in un viaggio nel 1402.

Uno dei capolavori dell’artista è la Cupola di Santa Maria del Fiore; Brunelleschi seppe fornire una soluzione pratica ed economica per l’edificazione dell’immensa cupola. Egli immaginò la costruzione di una doppia calotta, senza armatura lignea. L’eccezionale struttura di Brunelleschi è completamente autoportante. Il sistema è realizzato con molti elementi: cerchi concentrici di mattoni disposti “a spina di pesce” e otto robusti costoloni in marmo che raccordano i cerchi di muratura e dividono la cupola in ottovele” (cioè i lati, o spicchi della cupola). L’uso di mattoni a spina di pesce è fondamentale: sono incastrati tra di loro, disposti verticalmente e di piatto, per sostenere lo slancio verso l’alto della struttura. Al culmine della Cupola di Santa Maria del Fiore, a più di 80 metri di altezza, chiude il sistema la raffinata lanterna messa in opera dopo la conclusione della cupola.

Svetta sulla Cupola la lanterna con copertura a cono, su disegno del Brunelleschi, che fu realizzata dopo la morte dell’artista (1446) e la palla di rame dorato con la croce, contenente reliquie sacre, opera d’Andrea del Verrocchio, che vi fu collocata nel 1466. La decorazione ad affresco della Cupola del Brunelleschi fu realizzata tra il 1572 ed il 1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari, e presenta lo stesso tema iconografico del Battistero: il Giudizio Universale. Gli affreschi della cupola sono stati oggetto di un restauro globale tra il 1978 ed il 1994.

CURIOSITÀ:

La cosa realmente straordinaria riguardante la costruzione della Cupola del Duomo di Firenze è il non impiego di alcuna cèntina. Ciò significa che nell’edificare la struttura non si utilizzò alcuna struttura lignea a cui appoggiare la parte in muratura che via via si andava formando. Questo fatto, già straordinario di per sé, lo diventa ancor di più se si pensa alla grandezza della Cupola.

L’altezza totale dalla struttura è di 116,50 metri, di cui 55 m di base di imposta, 21 m di lanterna, 13 m di tamburo e 34 m di cupola; i restanti metri sono da attribuirsi alla palla dorata e la croce sopra la lanterna. Il peso della struttura è di circa 37000 tonnellate ed è stato calcolato che per la costruzione siano stati utilizzati 4 milioni di mattoni. All’interno della cupola si trovano 463 scalini che conducono da terra alla terrazza; questo percorso permette di osservare da vicino uno dei più grandi affreschi del mondo, pari a 3600 mq, ad opera di Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Infine, la palla dorata che sovrasta la Cupola del Duomo di Firenze pesa 1981kg.  Intorno al 1475 Paolo Dal Pozzo Toscanelli realizzò nella Cupola uno gnomone, il più alto fino allora mai costruito, che consentiva di controllare il momento del passaggio del Sole al solstizio d’estate. Verso la metà del secolo XVIII lo gnomone fu restaurato da Leonardo Ximenes, che lo utilizzò per compiere una serie di osservazioni astronomiche e fisiche.

Giulia Peli

Approfondimenti

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