• Edgar Degas
  • 1872
  • 32×46 cm
  • Olio su tela
  • Musée d’Orsay – Parigi

Edgar Degas è tra i più importanti e famosi pittori del diciannovesimo secolo, che scoprì l’arte e la meraviglia di rappresentare le ballerine nei suoi quadri. Nonostante l’artista appartenga all’Impressionismo, decide di rompere gli schemi e di dipingere secondo le sue regole. Se Claude Monet, Paul Cèzanne e Camille Pissarro lavorano “en plein air”, aboliscono il disegno preparatorio e si servono della luce naturale, Degas dipinge in luoghi chiusi, riprende angolazioni insolite, fa un abbozzo di ciò che vuole rappresentare, si esprime attraverso pennellate sciolte e rapide ma soprattutto usa la luce artificiale tanto da commentare i suoi contemporanei dicendo: Per voi ci vuole la luce naturale, per me quella artificiale. 
La sua pittura si concentra sul soggetto da raffigurare e si serve di lunghi e minuziosi studi preparatori per poter organizzare al meglio ciò che deve dipingere, inserendo tutti i particolari, curare l’equilibrio e l’eleganza della scena. Degas si interessa e sceglie di rappresentare le ballerine, soggetto atipico dell’impressionismo, solo nel 1860 poiché, a quel tempo, erano un elemento molto ricercato nella pittura.

Inoltre l’artista era pienamente consapevole del fatto che quadri del genere venivano apprezzati di più rispetto alle nature morte o altre rappresentazioni e quindi erano molto più facili da vendere, anche per ovviare al tracollo economico che travolse la sua famiglia nel 1874. Tuttavia Degas, si può definire un vero amante di queste graziose fanciulle che volteggiano elegantemente e con leggiadria, infatti inizialmente raffigura le danzatrici nel loro momento di massimo effetto in punta di piedi, poi gradualmente sceglie di dipingerle in momenti meno canonici ma più reali per esempio mentre si preparano dietro le quinte o quando sono affaticate dopo l’esibizione. Il pittore non vuole esprimere un mondo ideale in cui le ballerine vengono viste solo nel momento dello spettacolo, ma vuole mostrare gli sforzi e la determinazione che le portano ad essere perfette sul palco. Degas dipinge senz’altro in maniera realistica il vero mondo del balletto al teatro dell’Opera.

Uno dei luoghi più apprezzati di Parigi era la scuola di danza de l’Opéra di rue Le Pelletier, dove gli artisti si incontravano per lavorare e per catturare le migliori inquadrature mentre le ballerine eseguivano assoli ed esercizi. Tutto ciò è perfettamente raffigurato nel dipinto intitolato “Il foyer della danza al teatro dell’Opera”. L’artista ritrae le danzatrici nel momento in cui terminano le esercitazioni alla sbarra e si dirigono ordinatamente una alla volta, per svolgere quelle al centro. A destra è presente il maestro Louis- Alexandre Mérante, vestito di bianco, mentre coordina le ragazze; accanto a lui è rappresentato il violinista mentre suona la melodia di accompagnamento al balletto che sta svolgendo l’allieva a sinistra, mademoiselle Hughes. Sempre dal lato del maestro si notano numerose ballerine alle sue spalle e in particolare una seduta alla sua sinistra mentre stende la gamba. Lo spazio è perfettamente definito sia prospetticamente che architettonicamente poiché la sbarra funge da filo conduttore della composizione, l’arcata a specchio dona profondità all’ambiente e la sedia in primo piano delimita gli spazi. Il centro della stanza è vuoto e la scena si sviluppa verso le mura della sala tinte di un color giallo ocra, la luce è abbagliante tanto da rendere sfumato il colore bianco dei tutù, inoltre Degas inserisce la tecnica del chiaroscuro per dare ombra e volume ai soggetti.

La danza è sinonimo di disciplina, infatti si può notare come le ballerine siano perfettamente vestite con un abito in tulle bianco, un nastro colorato in vita e le scarpette attentamente allacciate alla caviglia; sono inoltre acconciate con lo chignon per sembrare ancora più raffinate e composte. Il dipinto è simbolo di spontaneità e semplicità, ma allo stesso tempo si contraddistingue per l’equilibrio, l’armonia cromatica e la rara eleganza dei soggetti. Il quadro venne acquistato nel 1872 dal collezionista Paul Durand- Ruel, poi passò di mano in mano fino ad arrivare al Conte Isaac de Camondo che quando morì diede l’intera collezione al museo del Louvre di Parigi. Oggi si trova al Musée d’Orsay di Parigi e insieme ad altri dipinti e sculture, rimane uno dei capolavori più famosi e conosciuti al mondo di Edgar Degas.

Martina Cunsolo