Nella seconda parte dell’impero babilonese, sotto il re Nabucodonosor II, Babilonia conobbe un grande periodo di splendore e un’ intensa attività edilizia. A quell’epoca la città si estendeva sulle due rive dell’Eufrate, circondata da una cinta muraria di quasi 18 km per consentire ai cittadini di rifugiarsi al suo interno in caso di necessità; su questa cinta muraria si aprivano otto porte dedicate a diverse divinità. La principale e più famosa è la splendida porta di Ishtar (14 metri di altezza per 10 di larghezza) nel 575 a.C. Era la porta di partenza delle processioni religiose che dall’arco di trionfo percorrendo la Via delle Processioni collegava il tempio del dio Marduk alla Casa delle Feste, fiancheggiando uno dei lati del palazzo reale.

Era una doppia porta, che attraversava entrambe le cinte murarie, ed era fiancheggiata da due torri, poste in posizione avanzata. Sulle pareti della struttura si trova una straordinaria decorazione in bassorilievo, con rappresentazioni floreali e file alternate di tori (simbolo del dio Adad)e di draghi (simbolo del dio Marduk).La porta è stata chiamata così in onore alla dea Ishtar, dea della fertilità, amore,guerra e sesso. Tale sistema decorativo è realizzato con maioliche fatte di lapslazzulo e rivestite con ceramica invetriata: le figure sono in colore bianco e giallo mentre lo sfondo totalmente blu. Sulla base della tecnica decorativa sono state individuate tre fasi successive: nella prima le figure degli animali sono modellate a rilievo su mattone non smaltati, nella seconda i soggetti sono dipinti su mattoni smaltati, infine, nella terza draghi e tori sono prodotti a rilievo su mattoni smaltati; tutto questo è realizzato nella parte anteriore del cancello. I cancelli sono alti 11,5 metri di altezza e hanno una vasta anticamera nella parte meridionale.

La porta di Ishatar è stata ricostruita grazie al ritrovamento della moltitudine di frammenti in tutto lo Stato, ed è oggi custodita presso il Pergamon Museum a Berlino. Una più piccola riproduzione della porta è stata costruita in Iraq sotto il regno di Saddam Hussein come entrata ad un museo che non è ancora stato completato. Era anche una delle stette meraviglie del mondo ma poi fu sostituita dal Faro di Alessandria.

Gaia Gherardini