• Arnolfo di Cambio
  • 1299-1314
  • Bugnato di pietra forte
  • Firenze – Piazza della Signoria

Palazzo della Signoria fu costruito su decisione del comune e del popolo fiorentino. Nacque come residenza dei Priori, i rappresentanti delle Arti Maggiori, tra le Corporazioni che governavano la città, e per confermare il prestigio di Firenze, trasmettendo sicurezza in periodo di conflitti tra Guelfi e Ghibellini. È questo il motivo per cui il palazzo ha l’aspetto di una fortezza inaccessibile, dalla semplice base rettangolare a parallelepipedo squadrato, reso irregolare dai resti del teatro romano di Florentia su cui sorge e ancora visibili lungo il sotterraneo del Palazzo.

La struttura si divide in tre piani, un ballatoio e la torre. Il pianterreno è molto chiuso, presenta poche e piccole monofore e l’entrata non è simboleggiata da un imponente portale, ma da una semplice porta in legno a cassettoni. Nei due piani superiori si aprono le bifore ornate da cornici a raggiera, mentre il coronamento è formato da un ballatoio con mensole e beccatelli (archetti a tutto sesto), sotto cui vi sono numerosi stemmi che si collegano alla vita politica del comune di Firenze; è inoltre dotato di botole caditoie, che servivano per far colare olio bollente e gettare pietre in caso di assedio. Il ballatoio è a sua volta adornato con merli guelfi, la cui forma squadrata riprende perfettamente la planimetria.

Il Palazzo Vecchio è immediatamente riconoscibile grazie anche alla torre di 94 metri che spicca su Piazza della Signoria, un’audace soluzione architettonica capace di conferire estro e peculiarità all’intera costruzione. Alla base della torre è visibile il grande orologio e sopra ad esso la finestra dell’Alberghetto, una cella che vide la prigionia di Cosimo il Vecchio e del Savonarola. La torre si trova in una posizione decentrata rispetto all’asse del palazzo, ma nonostante questa anomalia, il complesso ha un aspetto equilibrato, in quanto corrisponde a leggi armoniche. La torre divide la linea orizzontale del ballatoio in due segmenti calcolati in sezione aurea, ossia in media proporzionale; oltre a equilibrare con il suo slancio in altezza la mole dell’edificio, è posta fuori asse per armonizzare il palazzo con la forma irregolare della piazza. La forma del Palazzo Vecchio, inoltre, è stereometrica: la sua posizione obbliga lo spettatore a percepirne contemporaneamente le tre dimensioni. Gli spigoli ben delineati e le ombre create dal ballatoio, sottolineano la precisione geometrica e l’equilibrio delle proporzioni.

All’interno della torre, una scala in pietra di 223 gradini conduce all’ultimo livello del palazzo, coronato da merli ghibellini (a coda di rondine), che offre una spettacolare vista sulla città. Qui si trovano le due celle campanarie, le quali ospitano la Campana Martinella, la Campana del Mezzogiorno e la Campana dei Rintocchi. Sulla cuspide svetta la copia dell’antica banderuola segnavento, raffigurante il leone Marzocco con il giglio fiorentino, oggi custodita all’interno del palazzo.

L’interno presenta un primo cortile, progettato nel 1453 da Michelozzo. Gli affreschi sulle pareti rappresentano scene della campagne asburgiche e sono stati realizzati nel 1565 da Giorgio Vasari, per celebrare le nozze di Francesco I de’ Medici. Le volte a botte sono decorate a grottesche (decorazione parietale costituita dal leggero disporsi di forme vegetali miste a figure umane, animali e scenette narrative). Il secondo cortile, invece, si compone da imponenti pilastri costruiti nel 1494, per sostenere il grande Salone dei Cinquecento al secondo piano dell’edificio. Tra il primo ed il secondo cortile si erge la scala monumentale del Vasari, dalla quale si accede al Salone sovrastante.

Palazzo della Signoria gode de Il Salone dei Cinquecento, il più maestoso di questi ambienti e il più importante per valore storico-artistico legato alle opere di Michelangelo, Leonardo, Bandinelli, Vasari e Stadano. Fu costruito nel 1494 per accogliere il Consiglio della Repubblica. Presenta una lunghezza di 54 metri, una larghezza di 23 e un’altezza di 18 metri. I soffitti sono cassettonati e l’intera sala è coperta da dipinti di grande formato, dorature e sculture imponenti.

Beatrice Mori

Approfondimenti

Museo di Palazzo Vecchio