• Gustav Klimt
  • 1907/1908
  • 1,8 x 1,8 m
  • Olio su tela
  • Österreichische Galerie Belvedere – Vienna

Il bacio, uno dei capolavori più conosciuti a livello internazionale, fu dipinto nel1908/1909 da Gustav Klimt, tra gli artisti di maggior rilievo della Secessione Viennese. Questo movimento artistico, sviluppatosi alla fine dell’Ottocento, indica una forte presa di distacco dalle direttive dell’arte ufficiale con lo scopo di rinnovare il gusto dell’epoca. L’artista prese le distanze dai canoni dell’arte diffusa grazie alla scoperta della bidimensionalità delle stampe giapponesi e all’elaborazione di un linguaggio stilizzato che lo portarono a sperimentare con forme, tecniche e materiali differenti tra loro.

Egli si avvicinò gradualmente ad un decorativismo piatto ma al contempo eclettico ed elegante, come si può notare nel Bacio. Il tema centrale del quadro è la celebrazione appassionata, estatica e delicata dell’amore, reso attraverso la rappresentazione di due amanti che si abbracciano inginocchiati su un prato fiorito. Il luogo in cui si trovano è però etereo ed astratto, al fine di rappresentare il trionfo dell’eros e il suo potere di scindere qualsiasi confine fisico. Infatti l’artista immortala per la prima volta il momento esatto in cui i due corpi si fondono tra di loro.

L’universo maschile e quello femminile sono uniti in un perfetto equilibrio, reso da piccoli dettagli. La donna è rappresentata con un viso dolce e soave e sorretta dalla forza e dalla virilità dell’uomo, marcata dalla sua presa sicura e forte e dalla sua testa. Anche i dettagli degli abiti denotano la forte contrapposizione tra i due mondi: la donna ha una veste con un decoro floreale, mentre l’uomo indossa una tunica con tasselli geometrici. È un abbigliamento alquanto insolito per l’epoca. Richiama infatti tuniche che Klimt stesso era solito indossare e che creava anche per la sua amata, ispirate all’epoca classica.

L’oro è il colore predominante, scelto sia per l’edera che scende fino ai piedi della donna in primo piano, sia per l’aureola che avvolge gli amanti, per gli abiti, che richiamano i mosaici bizantini.Per ottenere la massima resa del colore, egli utilizzò pittura ad olio mescolata con vari strati di foglie d’oro. L’artista si rifà ai mosaici non soltanto nei dettagli dei vestiti. In particolare, il modo in cui egli tratta le parti del corpo ricorda le icone bizantine: le mani, il volto ed i piedi tridimensionali con un leggero chiaroscuro e una linea di contorno; il resto del corpo è completamente bidimensionale.

Molti sono i baci famosi nella storia dell’arte come quello di Hayez, simbolo dell’amore individualista e patriottico o quello di Magritte, che richiama alla passione dell’amore fisico. Il Bacio di Klimt è l’unico che riesce ad esprimere amore puro e disinteressato, attraverso la fusione panica dei corpi e delle sensazioni, diventando una delle rappresentazioni più significative dell’estasi provocata dall’amore.

Luna Montebugnoli